16 dicembre 2024 | La Madonna della Madia, protettrice di Monopoli, che viene dal mare.

ESPERIENZA UNICA ED EMOZIONANTE
la Madonna della Madia, protettrice di Monopoli, che viene dal mare.

Il 15 dicembre 2024 in mattinata sono arrivate a Monopoli la Madre Luigina e Suor Emanuela per far visita a noi e a tutti i nostri bambini. Sono rimaste qui e abbiamo trascorso questi due giorni insieme tra chiacchierate e preghiere. La sera poi eravamo molto entusiaste perché’ all’alba saremmo andate a vedere l’approdo della Madonna della Madia e tanta era l’emozione che non riuscivamo ad addormentarci, i nostri cuori erano pieno di gioia e curiosità per questo evento. Come da tradizione qui a Monopoli, all’ alba siamo uscite e ci siamo recate a piedi al porto. È Stato davvero emozionante vedere il porto gremito di gente, adulti e bambini tutti lì ad aspettare l’arrivo della zattera con l’icona della Madonna della Madia, al freddo e cosi presto. Dopo la veglia di preghiera e l’arrivo della processione con il Vescovo, accolta dagli applausi e dai tanti colori dei fuochi d’artificio è arrivata la zattera con l’icona della Madonna della Madia, protettrice di Monopoli. Dopo l’approdo noi tre siamo andate in Cattedrale per partecipare alla Santa Messa celebrata dal Vescovo e poi siamo rientrate a casa.
Madre Luigina e Sr Emanuela hanno partecipato alla messa delle 10,00 sempre in Cattedrale a Monopoli. Così si è conclusa questa giornata di festa e con il ricordo di questo evento che viene celebrato anche in estate ma di sera e non con le stesse emozioni.

L’approdo della Madonna della Madia a Monopoli

All’alba di lunedì 16 dicembre 2024, alle ore 5.00 a Monopoli, in provincia di Bari, la sua protettrice Maria Santissima della Madia ha riabbracciato tutti i suoi fedeli.
Anche, noi suore dell’Istituto Pie Operaie di San Giuseppe di Monopoli eravamo a pochi passi dal mare a pregare per Maria.
Quando era ancora buio si è rinnovato l’approdo della zattera che portava la sacra icona della Madonna della Madia.
È stato il 907esimo anniversario dell’approdo, rammentando quanto avvenne il quel lontano 16 dicembre 1117.
S. Ecc. Monsignor Giuseppe Favale, vescovo della diocesi Conversano-Monopoli, emulando il primo atto che vide protagonista il suo predecessore Romualdo, ha accolto a Cala Batteria la zattera con la sacra immagine della Madonna, insieme al clero, le confraternite, le autorità civili e militari, le associazioni, il volontariato e una moltitudine di fedeli.
È seguita la processione con la sacra effige portata sulle spalle da confratelli del Santissimo Sacramento della Madonna della Madia da Cala Batteria alla Basilica Cattedrale dove si è svolta la prima Solenne Celebrazione Eucaristica della giornata, presenziata dal Vescovo Monsignor Giuseppe Favale.
Nell’omelia il vescovo ha parlato di ‘messaggio di gioia e speranza, di partecipazione attiva, a pochi giorni dall’avvio dell’anno giubilare’.

La storia

Si narra dell’arrivo delle travi con l’effigie della Madonna della Madia che affonda le sue radici nell’anno 1107, quando Romualdo, vescovo di Monopoli, iniziò la costruzione della nuova Cattedrale, che avrebbe dovuto sostituire il vecchio tempio ormai troppo usurato e angusto.
Dieci anni dopo i lavori vennero bloccati perché non si riuscivano a trovare i legni per costruire la volta a capriate della chiesa (secondo le caratteristiche proprie dello stile romanico).
Il vescovo si affidò fervidamente all’intercessione della Vergine Maria.
È qui che la storia inizia ad intrecciarsi con la tradizione: la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1117 la Madonna stessa si mostrò in sogno al sacrestano monopolitano, Mercurio, annunciando che al porto era approdata un quadro che raffigurava la Madonna con il bambino su una zattera di 31 travi.
L’uomo senza perdere tempo, di notte, corse a comunicare quanto visto al vescovo il quale, incredulo, lo rispedì a casa a dormire.
La cosa si ripeté per tre volte. Alla terza volta Mercurio volle andare di persona al porto per accertarsi di ciò che in sogno gli veniva annunciato e con sua grande sorpresa scorse nel bacino portuale una grande zattera fatta di tante lunghe e grosse travi.
Pieno di gioia corse al vescovado e scaraventò giù dal letto Romualdo annunciandogli che le travi erano arrivate e che lui stesso le aveva viste.
Disposta una grande processione il vescovo si recò al porto dove, sulla zattera, era giunta anche una bellissima icona che raffigurava la Madre di Dio con in braccio il Cristo.
Cercò di prenderla, ma la zattera indietreggiò davanti a lui, per tre volte.
Dopo aver incensato l’icona l’anziano vescovo poté toccare l’immagine miracolosa e in processione ritornò in Cattedrale portando sia le travi che la venerata effigie.

Sr Amelia, Sr Nancy e Sr Elena

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